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This paper is a longitudinal qualitative study exploring the experiences of ten students who embarked on study abroad (SA) programs at a time when restrictions were placed on movement, curtailing interactions with others and access to spaces, institutional or otherwise. Pre-COVID, SA had often been hailed as the optimal means of ­acquiring a foreign language. After the outbreak of the virus, however, social and spatial restrictions impacted the where, who, why, and how of language learning ­affordances (LLAs). This study aims to analyze the extent to which COVID-19 measures impacted access to the target language (TL) within the educational environment and how this affected students’ ability to co-construct LLAs. The participants are university students from a range of home and host countries: Ireland, Germany, France, Spain, China, Romania, South Korea, and Saudi Arabia. Data were generated via narrative interviews. Each participant was interviewed twice, once halfway through their stay and once at the end of their SA program. Data were analyzed using the ­affordance framework proposed by Kyttä (2002) and adapted by Devlin and Tyne (2021). Our findings show that access to TL environments fluctuated and was dependent on the ever-changing restrictions in the host country. The study environment, being fraught with restrictions, was not conducive to the production of potential LLAs and shaped the type and number of affordances during SA.

Lo studio analizza, in maniera qualitativa e longitudinale, l’esperienza di studio all’estero di dieci studenti universitari in un periodo di restrizioni sulla mobilità e interazione interpersonale. Prima del COVID-19, studiare all’estero era considerato un modo per poter acquisire o migliorare una lingua straniera. Tuttavia, le misure per il contenimento dell’epidemia e la necessità della didattica a distanza hanno influito sul potenziale utilizzo della lingua straniera. In particolare, lo studio analizza l’effetto delle misure COVID-19 sulle possibilità di contatto con la lingua straniera e sulla ­creazione di ­opportunità d’apprendimento linguistico (language learning affordance). Gli informatori sono studenti universitari di diversa provenienza e durante un periodo di mobilità in diverse destinazioni: Irlanda, Germania, Francia, Cina, Romania, Corea del Sud, Arabia Saudita. I dati sono stati raccolti con interviste semi-strutturate. Ciascun partecipante è stato intervistato due volte, verso la metà dell’esperienza e alla fine. L’analisi è stata condotta considerando il modello di livelli di affordance proposto da Kyttä (2002) e rivisto da Devlin & Tyne (2021). I risultati della ricerca mostrano che l’accesso a contesti di apprendimento è stato ­variabile e determinato da misure di distanziamento sociale in continuo cambiamento. Essendo tali contesti essenzialmente ­caratterizzati da restrizioni, le language learning ­affordance che hanno contraddistinto precedenti esperienze di mobilità studentesca sono notevolmente diminuite in numero e tipologia.